Spire (Angelo Bruzzese)

Il titolo richiama sia l’avvolgimento circolare della spirale, sia il respiro. Interamente costruito su due cellule melodico – ritmiche, subito riconoscibili, che gradualmente si trasformano nei vari temi del brano.

Il titolo richiama sia l’avvolgimento circolare della spirale, sia il respiro. Interamente costruito su due cellule melodico – ritmiche, subito riconoscibili, che gradualmente si trasformano nei vari temi del brano.
La composizione si svolge in un unico movimento, suddiviso però in tre diverse “ambientazioni sonore”: nella prima la contrapposizione tra due diversi temi, contrastanti tra loro per ritmo e andamento melodico e armonico; la seconda parte è un adagio che evidenzia tutte le possibilità cantabili del solista, la terza è una sorta di ricapitolazione di tutto quanto ascoltato in precedenza, con alcune variazioni ritmiche e timbriche. In tutto il brano. L’orchestra non si limita al solo accompagnamento, ma svolge funzionalità di supporto “concertante” e di dialogo con la fisarmonica, appunto in un unico “respiro”.